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SMW-Autoblok sviluppa dispositivi di presa gestibili in automatico con l’ausilio di robot o cobot

7 Gennaio 2025

SMW-Autoblok sviluppa dispositivi di presa gestibili in automatico con l’ausilio di robot o cobot. Ne parliamo con Fabrizio Vasone.

Nel 2023 il mercato dell’automazione ha raggiunto un valore di 8 miliardi di euro, con una crescita pari a circa il 14% rispetto all’anno precedente. Dati che parlano chiaro e che evidenziano l’importanza crescente dell’integrazione di soluzioni automatizzate come chiave per incrementare l’efficienza operativa nelle industrie.

Sebbene il recente Osservatorio di ANIE Automazione, presentato a maggio in occasione di SPS Italia, abbia evidenziato un lieve peggioramento, già in corso dalla seconda metà del 2023, che potrebbe invertire la tendenza – a causa di fattori come le tensioni geopolitiche persistenti, le politiche monetarie restrittive, la difficoltà negli approvvigionamenti e nella gestione dei magazzini -, il mercato dell’automazione resta comunque cruciale nell’ambito della competitività d’impresa.

Di questo parere è anche Fabrizio Vasone, responsabile automazione di SMW-Autoblok, gruppo multinazionale specializzato nel campo dei sistemi di presa pezzo su macchine utensili e che – non a caso – recentemente ha fatto il suo ingresso nel mondo dell’automazione.

IL VALORE DELL’ESPERIENZA
“Come ormai sappiamo bene, i sistemi automatizzati possono operare 24/7 senza interruzioni o cali di attenzione, incrementando significativamente la produzione, riducendo i costi e garantendo, al contempo, una maggiore precisione e uniformità nei processi produttivi”, ha esordito Vasone. “Tutto questo si traduce anche in un miglioramento della qualità dei prodotti finiti, oltre che in una maggiore sicurezza sul lavoro”.

Partendo da questi presupposti e per rispondere a esigenze produttive interne, alcuni anni fa SMW-Autoblok ha così iniziato a costruire dispositivi automatizzati di presa per la movimentazione di pallet e per il carico/scarico dei particolari da lavorare.

“Gli oltre 70 anni di esperienza nella tecnologia di bloccaggio rotativo e stazionario dei pezzi nei processi di lavorazione”, ha continuato Vasone, “ci hanno permesso di sviluppare diverse soluzioni, la maggior parte delle quali sono state progettate per poter essere gestite automaticamente con l’ausilio di robot o cobot”.

Ne sono un esempio i mandrini ermetici della serie RR, caratterizzati da intervalli di lubrificazione estesi da giornalieri a mensili o addirittura annuali. “Queste soluzioni”, ha precisato Vasone, “includono il cambio automatico dei morsetti, che velocizza le operazioni di montaggio e smontaggio, aumentando così la flessibilità delle lavorazioni”.

L’azienda ha inoltre messo a punto dei sistemi di cambio rapido per autocentranti (AT-PM) e altre attrezzature (Rotary Plate), consentendo così di effettuare un passaggio rapido da mandrini a 3 griffe a mandrini a 4 o 6 griffe, l’uso di pinze espansibili, o semplicemente il cambio pallet con varie attrezzature, attuate manualmente, pneumaticamente o idraulicamente.

DI NECESSITÀ VIRTÙ
“Lo sviluppo di queste soluzioni ci ha permesso di aumentare concretamente la produttività interna e, al tempo stesso, di ridurre i costi di produzione”, ha proseguito Vasone. “Così abbiamo deciso di proporle al mercato, partendo dai clienti fidelizzati, per poi estenderle, uno dopo l’altro, a tutti gli altri in Italia e all’estero. Un’operazione, questa, che è stata agevolata anche dalla presenza globale del nostro gruppo, attraverso le sue 18 filiali commerciali distribuite in maniera omogenea nei paesi più importanti”.

In seguito, per rispondere alle richieste crescenti nel campo dell’automazione industriale, SMW-Autoblok ha così sviluppato una serie di prodotti specifici che includono soluzioni meccatroniche, induttive ed elettriche. L’introduzione di questi nuovi prodotti, insieme a quelli pneumatici e idraulici già esistenti, ha permesso all’azienda di mettere a disposizione del mercato una gamma completa di soluzioni per diverse applicazioni automatizzate.

Caratterizzate da un funzionamento con aria compressa, le pinze pneumatiche sono, per esempio, ampiamente utilizzate nei sistemi di automazione, grazie alla loro affidabilità ed economicità. “Queste soluzioni costituiscono circa il 90% delle pinze in uso, poiché sono facili da installare e controllare tramite un PLC, diventando ideali per ogni tipo di utente”, ha spiegato Vasone.

Poi ci sono le pinze elettriche, maggiormente indicate invece per un impiego in ambienti produttivi con normative più stringenti, come quelli legati all’industria alimentare, farmaceutica e tecnologica. Queste soluzioni offrono funzioni avanzate, come la regolazione della forza di chiusura e il monitoraggio preciso delle dimensioni e del peso degli oggetti manipolati, migliorando l’efficienza e la precisione nei processi automatizzati.

COLLABORAZIONI STRATEGICHE
Al momento i principali clienti destinatari delle soluzioni automatizzate proposte da SMW-Autoblok restano i costruttori e gli importatori di macchine utensili. “Tuttavia”, ha precisato Vasone, “gran parte dell’automazione legata alle lavorazioni meccaniche viene realizzata da integratori, che creano celle robotizzate complete, offrendo ai clienti finali soluzioni chiavi in mano. Per una realtà come la nostra sono proprio questi integratori a rappresentare i partner ideali a cui fornire i dispositivi di presa e relativi accessori per un’ampia gamma di applicazioni automatizzate. Queste collaborazioni, infatti, ci stanno offrendo la possibilità di espanderci in nuovi settori, come il packaging, l’industria alimentare, il settore medicale e molti altri ancora”.

AL SERVIZIO DELLE FABBRICHE 4.0
Tramite l’azienda SMW-Electronics, fondata nel 2021, SMW-Autoblok si è posta l’obiettivo di supportare i clienti nello sviluppo delle loro fabbriche 4.0, caratterizzate – com’è noto – dalla forte connotazione tecnologica nell’ambito di automazione, robotica e intelligenza artificiale.

“SMW-Autoblok e SMW-Electronics aspirano a diventare punti di riferimento globali anche nell’ambito dell’industria 4.0, grazie alla ampia gamma di soluzioni che spaziano dai prodotti meccanici a quelli elettronici e software”, ci ha spiegato ancora Vasone. “SMW-Electronics, in particolare, ha sviluppato sistemi di accoppiamento innovativi che permettono la trasmissione senza contatto di energia e segnali tra sensori e attuatori. Un esempio significativo è l’utilizzo di accoppiatori radiali in combinazione con le pinze meccatroniche della serie MOTIACT. Questo sistema induttivo non solo fornisce l’energia necessaria alla pinza per operare in applicazioni robotiche, ma consente anche la trasmissione senza contatto e senza usura dei segnali di controllo e monitoraggio. Grazie all’accoppiatore radiale, la pinza può ruotare di 360° in entrambe le direzioni senza restrizioni, aprendo a nuove possibilità di impiego nel settore degli utensili a fine braccio (EOAT) nelle applicazioni robotiche”.

UN PUNTO DI RIFERIMENTO
Sono numerosi i fattori che hanno contribuito a fare di SMW-Autoblok, storica azienda familiare guidata dalla seconda e terza generazione, un gruppo solido e rinomato, considerato un punto di riferimento nel settore dei sistemi di presa pezzo per macchine utensili. Propensione all’internazionalizzazione e all’innovazione, ma anche eccellenza nella qualità produttiva, grazie anche alla scelta di materiali e trattamenti. A cui si affianca una strategia ben ponderata di acquisizioni. “Ogni azienda che abbiamo acquisito”, ci ha infatti confermato anche Marco Bronzino, uno dei titolari di SMW-Autoblok, “è stata scelta perché leader tecnologico nel proprio campo”.

In grado di offrire al mercato una gamma completa di soluzioni, il Gruppo oggi è costituito da otto aziende produttive e diciotto filiali commerciali situate nei principali mercati globali. ©TECN’È